Collana Manin con Perline naturali

Collana Manin con Perline naturali

Oro 22 kt e perline naturali,  filo Manin cm 50 con chiusura d’epoca
Il filo di Manin si usava come collana o attorcigliato al polso come bracciale di pregiata fattura.
La semplicità di queste maglie conosciute almeno dal VI secolo sta nel fatto di essere composta da minuscoli anellini di oro a 22 kt avente sezione semicircolare cava,saldati tra loro; pensate che con 1 grammo di oro si potevano ottenere 12 o 15 centimetri di catena.
Di tale manifattura, tipicamente veneziana, si ignora ancor oggi il modo esatto di fabbricazione manuale veramente dispendiosa.
La storia narra che da Costantinopoli i veneziani impararono questa lavorazione detta entercosei ma più comunemente nota come nome di Manin o Manini.
Audaci matrone, Dogaresse, nobildonne o fortunate massaie di ceto borghese e popolare erano adornate di questi preziosi fili e preziosi girocolli, il Manin inoltre era bene dotàle, e per consuetudine ogni madre la divideva in parti eguali tra le figlie che trasmettevano questa tradizione ai posteri; ecco la ragione per cui è raro trovare fili di una certa lunghezza, anche se non mancano esemplari di una certa lunghezza, anche di 50 – 60 metri. Ai tempi nostri il Manin è ricercatissimo dai collezionisti.
Per approfondire l’argomento vi rimandiamo al libro “I gioielli nella civiltà veneziana” di Piero Pazzi dal quale abbiamo estratto notizie in questo articolo. Prezzo: trattativa riservata richiedere il prezzo conil tasto “invia una richiesta per questo prodotto”
o se preferite telefonate allo 041 5287549

Oro 22 kt e perline naturali,  filo Manin cm 50 con chiusura d’epoca
Il filo di Manin si usava come collana o attorcigliato al polso come bracciale di pregiata fattura.
La semplicità di queste maglie conosciute almeno dal VI secolo sta nel fatto di essere composta da minuscoli anellini di oro a 22 kt avente sezione semicircolare cava,saldati tra loro; pensate che con 1 grammo di oro si potevano ottenere 12 o 15 centimetri di catena.
Di tale manifattura, tipicamente veneziana, si ignora ancor oggi il modo esatto di fabbricazione manuale veramente dispendiosa.
La storia narra che da Costantinopoli i veneziani impararono questa lavorazione detta entercosei ma più comunemente nota come nome di Manin o Manini.
Audaci matrone, Dogaresse, nobildonne o fortunate massaie di ceto borghese e popolare erano adornate di questi preziosi fili e preziosi girocolli, il Manin inoltre era bene dotàle, e per consuetudine ogni madre la divideva in parti eguali tra le figlie che trasmettevano questa tradizione ai posteri; ecco la ragione per cui è raro trovare fili di una certa lunghezza, anche se non mancano esemplari di una certa lunghezza, anche di 50 – 60 metri. Ai tempi nostri il Manin è ricercatissimo dai collezionisti.
Per approfondire l’argomento vi rimandiamo al libro “I gioielli nella civiltà veneziana” di Piero Pazzi dal quale abbiamo estratto notizie in questo articolo. Prezzo: trattativa riservata richiedere il prezzo conil tasto “invia una richiesta per questo prodotto”
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